Felice Varini è un artista svizzero conosciuto in tutto il mondo per suoi dipinti anamorfici realizzati con un’insolita tecnica di proiezione di stencil.
A causa di questo approccio interessante e apparentemente non poetico, il suo lavoro è umoristicamente etichettato come anti-Monna Lisa.
Di cosa parliamo in questo articolo:
Biografia
Felice Varini è nato a Locarno nel 1952 e attualmente vive e lavora a Parigi.
L’artista ha iniziato la sua carriera negli anni 70, anni in cui la Land Art iniziava ad apparire e l’Optical Art lasciava a bocca aperta gli osservatori.
Felice dipinge su spazi architettonici e urbani, come edifici, muri e strade.
I dipinti dell’artista sono caratterizzati da un punto di vista da cui lo spettatore può vedere l’opera completa (di solito una semplice forma geometrica come cerchio, quadrato, linea), mentre da altri punti di vista lo spettatore vedrà forme frammentate e spezzate.
Nel 2000 è stato nominato per il Premio Marcel Duchamp 2000/2001 .
La sua è una grande intuizione: concepire gli spazi tridimensionali che ci circondano come se fossero una superfice unica e piatta sulla quale applicare forme geometriche bidimensionali. Solo da un precisa angolazione l’osservatore riesce a montare visivamente la composizione e da vita all’opera.
Spazi urbani, ambienti interni, paesaggi naturali reali diventano, per Varini, un foglio sul quale incollare e comporre forme geometriche.
Progetti di Felice Varini
Anni ’80
Felice Varini ha iniziato la sua attività nel 1979 e ha sempre applicato lo stesso principio nelle sue opere ma negli anni sono cresciute di dimensioni.
All’inizio della sua carriera le sue opere erano per lo più in spazi interni, alterando la percezione dello spettatore all’interno dell’angolo della stanza o di un corridoio.
Anni ’90
Anni 2000
Il portfolio dell’artista dagli anni 2000 include pezzi che coprono spazi grandi come diversi edifici consecutivi e persino un intero villaggio. Ogni pezzo ha bisogno di una lunga preparazione, sia mentale che pratico.
Prima ancora che qualsiasi tipo di calcolo specifico possa iniziare, Varini si aggira nello spazio designato per la sua futura opera, creando immagini mentali. Studia la storia del luogo, i materiali e la sua funzione.
Data la natura dei suoi dipinti di grandi dimensioni, decide un punto da cui l’opera d’arte prende una forma completamente diversa.
Varini vuole che i suoi spettatori siano consapevoli di entrambe le possibili letture delle sue opere – i suoi pezzi esistono certamente come un insieme organizzato, ma non si può goderne completamente se non si è in grado di discernere anche i loro frammenti.
Carcassonne
Nel maggio 2018, il progetto di Varini “Concentric, eccentric” ha visto grandi cerchi concentrici gialli montati a Carcassonne la settima edizione di “IN SITU, Heritage and contemporary art”, un evento estivo.
L’evento è focalizzato sul rapporto tra arte moderna e patrimonio architettonico. Questa monumentale opera doveva celebrare il 20 ° anniversario dell’iscrizione di Carcassonne nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.
L’esposizione si estendeva sul fronte occidentale delle fortificazioni della Città di Carcassonne. L’opera poteva essere pienamente percepita solo di fronte alla Porte d’Aude sul percorso pedonale dalla Bastide.
I cerchi di colore giallo sono costituiti da sottili lamine di alluminio verniciato, stese come onde del tempo e dello spazio, frammentando e ricomponendo la geometria dei cerchi sulle torri e sulle cortine murarie delle fortificazioni.
L’opera è rimasta visibile solo da maggio a settembre 2018.
“La mia preoccupazione è ciò che accade al di fuori del punto di osservazione di vista.”
Per approfondire:
http://www.varini.org/
https://www.collater.al/felice-varini-optical-art/
https://en.wikipedia.org/wiki/Felice_Varini
https://www.widewalls.ch/artists/felice-varini